UAE Team Emirates, Tadej Pogacar pronto per il Tour: “Emozionato di essere nel roster, mi sento in forma e forte”
Tadej Pogacar cercherà di essere protagonista al Tour de France 2020. Il corridore sloveno è stato inserito nella selezione per la Grande Boucle diramata dall’UAE Team Emirates, che gli permetterà di condividere i ruoli di capitano con Fabio Aru. Il percorso potrebbe in effetti sorridere ai due scalatori, vista la presenza di un’unica cronometro il penultimo giorno, con arrivo a La Planche des belles filles e quindi non proprio per specialisti puri. Il terzo classificato alla Vuelta a España 2019, corsa in cui ha anche conquistato tre frazioni, si è un po’ nascosto con le dichiarazioni degli ultimi giorni, anche perché si trova al debutto assoluto nella competizione francese: è però evidente che i suoi risultati lo rendono un prospetto molto interessante.
“La scorsa settimana mi sono emozionato a sapere che sarò parte del roster del team che correrà il Tour de France” ha scritto il corridore in una lettera pubblicata sul sito della formazione emiratina “È la corsa più grande al momento e il punto più alto nella carriera di ogni corridore. Sono molto emozionato di essere nel team e non vedo l’ora di testarmi contro i migliori corridori nel mondo in uno dei Tour più duri. Scalpito per tornare alle corse, finalmente mi posso allenare con un obiettivo specifico in mente”.
Pogacar, fresco di rinnovo fino al 2024 , ha poi parlato delle proprie sensazioni: “Mi sento in forma e forte. Abbiamo un buon mix di qualità per i Grand Tour, un perfetto equilibrio di scalatori, sprinter e cacciatori di tappe. Il progetto UAE Emirates è a lungo termine con sponsor forti, sono fiero di farne parte. Io ho iniziato la stagione molto forte e proverò a ritrovare la mia forma nelle prime competizioni. Le mie preferite sono le corse a tappe più lunghe o le classiche più dure, come la Liegi-Bastogne-Liegi. Preferisco le montagne e spero che un giorno potrò competere per un gran risultato in una corsa come la Liegi o il Tour”.
Infine qualche battuta sul movimento sloveno: “Negli ultimi anni il ciclismo è esploso come sport in Slovenia, principalmente per il successo dei corridori sloveni nelle grandi corse. Prima non era mai trasmesso in TV. Ora sta diventando sempre più popolare, e questo mi rende felice. Abbiamo solo 2 milioni di cittadini, quindi se facciamo bene, in qualsiasi sport, è una cosa importante per il Paese. Dopo la mia prestazione alla Vuelta l’anno scorso ho iniziato a essere riconosciuto un po’ di più, ma la mia vita non è cambiata così drasticamente. Ho giusto qualche intervista in più ora, e quando pedalo in Slovenia la gente mi saluta”.
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